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Riscaldamento: è davvero necessario chiudere le porte delle stanze più fredde per risparmiare?

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Con l’arrivo del freddo e l’aumento dei prezzi dell’energia, tutti cercano di risparmiare sul riscaldamento. Molti decidono di aspettare il più possibile prima di accendere i caloriferi; tuttavia, con le temperature in costante calo, presto non sarà più possibile evitare di farlo. Una volta acceso il riscaldamento, è essenziale adottare alcune strategie per ridurre i consumi energetici.

Tra queste, chiudere le porte delle stanze meno utilizzate o che richiedono una temperatura inferiore è spesso consigliato. Vediamo insieme se questa pratica è realmente efficace.

Regolare la temperatura a seconda delle esigenze delle diverse stanze

Come spiegato dalla rivista Maison & Travaux, è essenziale adeguare la temperatura in base alle specifiche esigenze di ogni stanza. Ad esempio, solitamente si tende a riscaldare maggiormente ambienti come il soggiorno e la sala da pranzo, mentre stanze come cabine armadio o lavanderie possono rimanere più fresche. In questo caso, potrebbe avere senso chiudere le porte delle stanze che non necessitano di un riscaldamento costante.

Vantaggi della chiusura delle porte

  • Consente una migliore distribuzione del calore nelle stanze riscaldate
  • Riduce la dispersione di energia affidandosi alla naturale circolazione del calore
  • Aiuta a mantenere una temperatura più stabile ed uniforme nelle zone più frequentate della casa

Eccezioni: quando è meglio lasciare le porte aperte?

Tuttavia, questa regola non sempre è valida. Se, ad esempio, si vive in una casa su più piani con un camino al piano terra, sarà opportuno lasciare le porte aperte in modo che il calore possa salire liberamente fino all’ultimo piano.

In questa situazione, alcuni vantaggi dell’apertura delle porte sono:

  • Promuove la circolazione dell’aria calda tra i vari piani della casa
  • Sfrutta appieno il potenziale riscaldante del camino, diffondendo il calore in maniera omogenea
  • Evita fenomeni di stratificazione termica, favoriti dalla presenza di barriere fisiche come le porte chiuse

Altri consigli per risparmiare sul riscaldamento

Oltre alla questione della chiusura delle porte, ecco alcune pratiche utili per ottimizzare l’utilizzo del riscaldamento domestico:

  • Isolare adeguatamente pareti e finestre, per ridurre le dispersioni termiche verso l’esterno
  • Tenere i termosifoni liberi da ostacoli (mobili, tende, ecc.) che ne impediscano la corretta diffusione del calore
  • Effettuare una regolare manutenzione degli impianti di riscaldamento, per assicurarsi un funzionamento efficiente ed economico
  • Prediligere l’uso di termostati programmabili e valvole termostatiche, per adattare la temperatura in base ai reali bisogni e alle fasce orarie
  • Sfruttare il “calore gratuito” fornito dal sole, aprendo le tende durante le ore più soleggiate della giornata

Conclusioni: chiudere o no le porte delle stanze?

In conclusione, non esiste una risposta universale alla domanda se sia necessario chiudere le porte delle stanze meno utilizzate per risparmiare sul riscaldamento. La scelta dipenderà dalle caratteristiche della casa, dalle abitudini dei suoi abitanti e dall’efficienza dell’impianto di riscaldamento.

La soluzione migliore sarà sempre quella di adottare una serie di buone pratiche finalizzate al risparmio energetico e all’ottimizzazione dei consumi. Ricordiamo che anche piccoli gesti quotidiani possono contribuire a ridurre i costi del riscaldamento e a vivere in una casa confortevole e sostenibile dall’inizio alla fine dell’inverno.

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